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All’inizio avete pensato di potercela fare da soli. Che, in fin dei conti, si trattava di un fatto occasionale e che, nonostante il peso degli interessi spropositati, ne sareste usciti bene. 

Poi il rapporto usurario si è cronicizzato, e allora avete compreso di essere in un tunnel senza uscita. Mese dopo mese, rinnovo dopo rinnovo, interessi su interessi, state dando all’usuraio tutto quel che vi chiede: per paura, per vergogna, o per entrambe le cose.

Si era presentato come l’amico che avrebbe potuto aiutarvi. O, forse, siete stati voi a cercarlo quando la banca vi ha precluso la possibilità di accedere al finanziamento di cui necessitavate. Non importa. 

Non siete voi che dovete vergognarvi ma quell’essere spregevole che svolge una delle attività umane più infami e crudeli, approfittando del bisogno altrui: l’usura.

E non dovete nemmeno avere paura. Negli ultimi anni molti di loro sono stati arrestati e condannati, grazie alle denunce e alle testimonianze delle loro vittime. Nessuna delle quali ha subito gravi intimidazioni o violenze.

Denunciate prima possibile l'usuraio. Non perdete altro tempo: prima lo denunciate e maggiori saranno le possibilità per voi di uscire dal tunnel e tornare a una vita normale. Rivolgetevi con fiducia alle Associazioni antiusura, alla vostra organizzazione di categoria, alle Forze dell’Ordine.

Non siete più soli. Gli operatori economici che vogliono liberarsi del loro strozzino possono contare su un vero e concreto sostegno, non soltanto di tipo economico. Possono usufruire gratuitamente di servizi di aiuto e di accompagnamento in tutta la fase del loro percorso di liberazione: dalla denuncia fino all’accesso al fondo di solidarietà per le vittime dell’usura.