C’è nell’idea stereotipata della produzione culturale qualcosa che l’allontana dalla gran parte della gente e dai fenomeni sociali.
Si tende – invero non sempre disinteressatamente – a racchiudere le opere e le iniziative culturali in una sorta di empireo dove lo sviluppo delle coscienze e delle conoscenze sembra avulso da un’idea ampia e complessa della cultura, troppo spesso manifestata, piuttosto che come pratica di vita, come esibizione di prodotti preconfezionati, caratterizzati in termini elitari.
Solidaria aderisce all’idea della cultura – espressa in tutte le sue manifestazioni – come valore tanto imprescindibile dallo sviluppo della personalità umana, da rappresentare uno dei diritti fondamentali da garantire a tutti gli individui, non solo in termini di istruzione e formazione, ma anche di memoria storica e di libertà e opportunità di espressione artistica.
La cultura come strumento formidabile per suscitare capacità critica in grado di orientare le coscienze e le intelligenze per “costruire società” basate su valori di libertà e democrazia, in senso reale prima che formale.
Anche lo specifico dell’antimafia – inteso come contrasto di tutte le mafie, in tutte le forme in cui si manifestano – nell’idea che Solidaria condivide, è sicuramente inserito in un costante processo di crescita del senso della responsabilità – individuale e collettiva – che non può indicare alcuna prospettiva di sviluppo se non ancorata ad un sano e solidale processo culturale interdisciplinare.
Per questo diventa riferimento essenziale per un’antimafia efficace la costante elaborazione e diffusione della memoria di una storia coraggiosa perché priva di stereotipi e conformismi, nella quale trovino spazio i grandi eventi, come le “piccole” storie di chi non ha avuto e rischia di continuare a non avere voce.
Una cultura dell’antimafia sociale che apprezza e persegue la riflessione e l’elaborazione teorica, ma per verificarle e viverle, prevalentemente, fuori dai salotti degli intellettuali, in mezzo alle persone, spesso prede di tante forme di mafie perché socialmente escluse e private perfino di diritti fondamentali come il lavoro, la casa, l’istruzione e la cultura.
Una cultura declinata non solo in termini di erudizione, ma, soprattutto, di sviluppo della coscienza civile e del conseguente protagonismo dei popoli.
Da qui la volontà di Solidaria di provare a contribuire a dare concettualmente aria a pratiche culturali, spesso socialmente stantie perché interessate da forme di omologazione e conformismo che salvaguardano una dogmaticità fine a se stessa, avulsa da ogni servizio per la promozione di società migliori.
Gli strumenti che Solidaria ha prediletto in tutti gli ambiti di intervento culturale sono stati l’inclusione generalizzata e la progettualità progressiva. L’inclusione per la quale i soggetti dispensatori e quelli fruitori – pur nella distinzione di ruoli e competenze – condividessero il più possibile gli obiettivi e le modalità dell’intervento stesso in un progetto ancorato ad una programmazione di azioni non legate a situazioni occasionali, ma a ben individuati percorsi.
La formazione delle giovani generazioni è stata il terreno scelto come privilegiato per contribuire ad un processo di cambiamento con interventi all’interno delle Scuole che partissero da problemi ed esperienze di malessere e degenerazione sociale da analizzare con senso critico, anche con il supporto di operatori sociali, testimoni e personalità esperte, ma sempre in una logica di interazione di saperi ed esperienze.
I percorsi scolastici, perseguiti sempre con la collaborazione degli Insegnanti e dei Responsabili delle Strutture, hanno fatto nascere l’esigenza di intraprendere una progettualità originale rivolta allo stesso Personale Docente, chiamato a mettersi in discussione attraverso un’attività formativa orientata da programmi che tendessero a collegare la Scuola con il territorio nel suo complesso.
La Scuola come agenzia di una cultura del cambiamento che non passi attraverso l’indottrinamento, ma da elementi dinamici come la conoscenza del territorio – nelle sue potenzialità e problematicità – e in tutte le sue componenti – sociali e istituzionali – da chiamare a fare rete per invertire la grave tendenza delle nostre società all’individualismo e alla disgregazione.
In questo lavoro di nuova progettazione, Solidaria ha prestato attenzione a perseguire l’innovazione dei programmi e delle modalità di formazione all’interno di un rigoroso terreno scientifico e di ricerca sociale, con il coinvolgimento di istituzioni Universitarie e di Centri Studi con diverse specificità di ricerca e di metodologia dell’apprendimento e dell’intervento sociale.
Quindi, una formazione progettata e praticata con azioni di processo dalle forme innovative e dai contenuti sistematicamente proposti e valutati con il concorso di diverse componenti che si pongono e si pro-pongono essenzialmente per la creazione di strumenti ed occasioni di costruzione di una cittadinanza responsabile rispetto a valori condivisi e con capacità critica e di intervento sociale.
Per saperne di più rimandiamo alle pagine del sito manieradici.it.