Tra i drammi sociali più allarmanti quello delle morti bianche è, probabilmente, il più inaccettabile: perché chiare e lampanti le cause e le concause, perché evidenti le responsabilità e le corresponsabilità, perché arcinote le azioni da mettere in campo per contrastarlo.
È doveroso, quindi, non fermarsi alle pur umane manifestazioni di commozione e di sdegno per l’impietoso rosario di morti senza fine: in questo primo scorcio del 2021, in Italia due persone ogni giorno hanno perso la vita mentre lavoravano.
Come denunciavano gli alunni dell’IIS G. Salerno di Gangi, con l’ideazione dello spot con cui hanno vinto la sezione del Premio Libero Grassi 2009, dedicata al tema delle morti bianche, "la vita è un diritto: proteggiamola."
Iniziamo a farlo. Ora e subito.